“Il prezzo da pagare” di Stefano Tamburini, un libro sul femminismo e la disabilità - Quotidiano Sociale

2023-02-15 16:04:11 By : Ms. Gail Su

“Il prezzo da pagare” è il nuovo libro di Stefano Tamburini, trenta storie di uomini e donne che hanno cambiato, attraverso lo sport e le battaglie personali, in qualche maniera il futuro.

Uno degli argomenti più significativi nel testo di Tamburini, è senz’altro la disparità di trattamento tra uomini e donne.

Esso viene raccontato con la storia di Billie King. I colpi di racchetta della giovane donna, sembrano demolire pregiudizi e ingiustizie, con una classe e una potenza, che insieme assomigliavano ad un sogno ad occhi aperti. La storia di Billie, si fa quindi portavoce di battaglie infuocate per i diritti civili e per l’amore tra persone dello stesso sesso. Argomenti che oggi fanno tendenza nei migliori salotti culturali, tra le pagine di libri, nei saggi più esplicativi, tuttavia, all’epoca, una voce come quella di Billie King, era una voce fuori dal coro, e le sue argomentazioni facevano piuttosto fatica nell’essere accettate o almeno ascoltate. Un racconto di vita, il suo, che vuole mettere sullo stesso piano uomini e donne, donne e donne e uomini e uomini, che decidono di essere, lavorare, e persino amare. Emozionanti riflessioni, che abbracciandosi alle sublimi parole dell’autore, raccontano una storia che non ha colore.

Di un filone simile, sembra essere la storia di Heidi. Lei è una giovane donna, la cui disciplina è il lancio del peso. I suoi risultati sono già sbalorditivi, ma tutto sembra cambiare, quando entrando nella “Dynamo Sports Club”, il suo corpo inizia a cambiare, lei riesce a sollevare e lanciare pesi più grossi, e i grandi successi arrivano uno dopo l’altro. Tamburini racconta il silenzio che a volte permea alcuni contesti sportivi, dove l’omertà di non dire e non raccontare racchiudono segreti pericolosi. Dietro tali successi, racconta l’autore, si nascondeva infatti l’uso di doping, a dimostrare la superiorità del socialismo. I risultati di Heidi diventano quindi il simbolo di un gioco sporco, dove strane pillole blu, aumentano la massa muscolare, la ferocia di lancio, l’energia di non mollare mai. Attraverso la sua storia, Tamburini, racconta il lato oscuro dello sport, l’incapacità talvolta di non poter scegliere, fino a giungere a risultati irreversibili: per Heidi, infatti, l’uso di steroidi in età precoce, diverrà la leva di cambio che darà nuova faccia alla sua vita. Heidi diventa un uomo, e accoglie la sua transessualità.

A fornire toni ancora più emozionanti, è la storia di Jason McElwan. La sua è una storia piuttosto delicata, più giovane di un solo anno, rispetto a suo fratello, egli diviene la sua ombra, e prova insieme a lui ogni possibile sport. La loro scelta finale, ricade sul basket. Essendo affetto da una forma di autismo, il suo ruolo in squadra è sempre marginale. Egli resta a bordo del campo, a segnare punti e seguire la partita come una sorta di cronista immaginario. Tuttavia, un giorno, il suo allenatore, conscio di essere di gran lunga in vantaggio sull’avversario, decide di farlo scendere in campo. E’ proprio lì che accadono le prodezze più grandi, e Jason, segna diversi tiri da tre. L’emozione è così grande che l’intero palazzetto esulta, rendendo quell’esperienza la più significativa della sua vita. Il racconto di Tamburini, quindi, sottolinea di come lo sport, talvolta, sia capace di accorciare le distanze e di rendere le disabilità punti di forza.

Un testo il suo, che passa da un argomento all’altro con estrema efficacia: dal femminismo, ai fondamenti islamici, alla transessualità, alla prima donna che prende parte ad una maratona. Un testo che vede lo sport un punto di inizio, dove parlare ad alta voce, per sottolineare e abbattere i soprusi è la regola principale.

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