Castrazione chimica per far uscire prima dal carcere pedofili e stupratori: la legge che da discutere

2023-02-15 16:08:35 By : Ms. Jena Chen

La Thailandia darà la possibilità agli autori di reati sessuali di scegliere la castrazione chimica volontaria in cambio di una riduzione della pena detentiva in carcere.

Il disegno di legge, approvato lo scorso marzo dalla Camera, lunedì scorso ha ricevuto l'okay dei senatori, con 145 voti favorevoli e due astenuti. Prima che la legge entri definitivamente in vigore manca soltanto il voto finale, ma sembra difficile un colpo di scena.

La procedura (un'iniezione che riduce i livelli di testosterone) richiederà l'approvazione di due medici e gli autori di reato saranno ancora monitorati per 10 anni e costretti a indossare braccialetti elettronici.

Secondo i dati del dipartimento di correzione locale, su 16.413 condannati per reati sessuali rilasciati dalle carceri thailandesi tra il 2013 e il 2020, 4.848 hanno commesso crimini analoghi.

In caso di approvazione, la Thailandia si unirebbe a un piccolo gruppo di Paesi che utilizzano la castrazione chimica, tra cui Polonia, Corea del Sud, Russia ed Estonia, oltre ad alcuni stati degli USA.

"Voglio che questa legge passi rapidamente", ha detto martedì il ministro della Giustizia Somsak Thepsuthin. "Non voglio vedere notizie su cose brutte che accadono di nuovo alle donne", ha detto.

Ma non tutti sono d'accordo. Secondo Jaded Chouwilai, direttrice della Women and Men Progressive Movement Foundation, un'organizzazione non governativa che si occupa di violenza sessuale, l'utilizzo della castrazione chimica non aiuterebbe a contrastare il problema dei reati a sfondo sessuale:

"I detenuti dovrebbero essere riabilitati cambiando la loro mentalità mentre sono in prigione. Usare punizioni come le esecuzioni o le iniezioni per la castrazione chimica, non fanno altro che rafforzare l'idea che soggetto non possa essere riabilitato".